Troppo facile ricordare la frase di Riccardo III “il mio regno per un cavallo” visto che, secondo il calendario cinese fra breve si inaugura l’anno dedicato a questo segno zodiacale, importante per chi è nato nel 1918, 1930, 1942, 1954, 1966, 1978, 1990 e 2002. Attuale invece fare una miniricerca di segnatempo artistici dedicati o che comunque riguardino i cavalli: da Vacheron Constantin a Patek Philippe, da Cartier a Jaquet Droz.
Nell’alta orologeria artistica ecco i quadranti in smalto dei Patek Philippe Calatrava che hanno interpretato il cavallo in chiave scherzosa, pensandolo come il cavallino delle giostre su uno sfondo architettonico o dipingendolo come fiaba, sempre con smalti policromi, sulle pendolette Dome. Il movimento dei Calatrava è il Calibro 240 extrapiatto di Manifattura.
Oppure l’arte di Cartier che, nella collezione Artistic Crafts, dipinse un cavallo con un mosaico di pietre sul quadrante del Santos Dumont presentato nel 2012 al SIHH. In fatto di casse invece possiamo spaziare dai finimenti per chi ama l’equitazione, che hanno ispirato anche segnatempo di Hermès o di Gucci, oppure pensare alle casse di Cartier che hanno ispirato le collezioni Styrrup, ossia “staffa”, proposte da Ralph Lauren sin dalla sua prima apparizione nel mondo della bella orologeria.
Ricordi a parte torniamo al presente con due orologi ideati da Vacheron Constantin proprio per il mercato cinese e per l’anno del cavallo. Nella collezione Metiers d’Arts sono nuovissimi i due segnatempo con smalti e incisioni sullo sfondo blu o bronzo dello smalto grand feu; i cavalli, applicati al centro, sembrano pronti per una cavalcata, il delicato motivo delle foglie è realizzato in oro. La cassa è in platino o in oro rosa. Non ci sono lancette a turbare l’equilibrio artistico: ora, minuti, giorno e data appaiono dalle finestrelle, il movimento è il calibro automatico 2460 G4 con rotore in oro.
E infine ecco cosa, nella collezione Atelier d’Art, ha realizzato Jaquet Droz, che sui quadranti posiziona anche microsculture d’oro. Sullo smalto color avorio o in madreperla dei Petit Heure Minute ø mm 39, con la tecnica champlevée sono stati dipinti focosi cavalli arabi; uno ha per sfondo la muraglia cinese che si ammira incisa anche sul retro dell’orologio; sul quadrante in smalto nero del terzo modello, ø mm 43, si staglia una mimiscultura in oro. I movimenti di questi orologi, realizzati in tiratura limitata a 88 esemplari (l’8 in Cina è simbolo di fortuna) sono automatici. Non resta quindi che ammirarli e attendere il 1° febbraio quando ufficialmente avrà inizio, secondo il calendario cinese, l’anno del cavallo